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AS Roma, Basilica di Massenzio, Bra, Campidoglio, casa psicologica, Città Eterna, Foro Romano, Palatino, Roma, Tevere
E così, anche questa volta è sopraggiunto il momento di salutare la Città Eterna. Momento già ampiamente consumato, poiché sono rientrato alla mia umile dimora braidese ormai ben due sere fa.
Il tempo di provvedere al bucato e alle pulizie arretrate dopo una settimana di assenza, e rieccomi a voi 🙂
Durante il viaggio di ritorno in treno, mi è venuta in mente una cosa curiosa: spostandomi fra due luoghi che (entrambi) chiamo casa, che stia viaggiando in una direzione o piuttosto nell’altra, sempre di tornare a casa si tratta! 😀
Una gran bella storia, non pare anche a voi?
Torno dalla mia breve vacanza romana con un mare di emozioni, sensazioni, immagini, sguardi, sorrisi, pensieri affascinanti e gradevoli quant’altri mai. Non mi sono mai goduto così tanto Roma, e sì che di solito già me la godo parecchio, non so se si era capito 😉
Ma in questa occasione è capitato che tornassi a sciacquare i panni in Tevere in un momento, per me, di grandi cambiamenti, particolarmente fecondo di stimoli appassionanti e di felici incontri, il tutto amplificato dall’effetto corroborante che l’abbraccio di Roma mi trasmette.
Certo, ad ogni cane grande o piccolo che incontrassi, mi scioglievo di commozione e non di rado riservavo loro una carezza e qualche coccola (loro accompagnatori umani permettendo). Ma si trattava di una commozione positiva, non di rimpianto, quanto di grato ricordo di un giovane piccolo amico a quattro zampe – come saprete, se un po’ mi seguite – da poco scomparso; e di altrettanto grato pensiero nel poter rispondere, con un po’ di semplice affetto, ad altri sguardi canini che null’altro chiedono se non di essere amati per ciò che sono, in cambio di una fiduciosa fedele e confortante compagnia.
Su Roma, sui Romani, sulla Roma, su di me in tale colorato e gioioso contesto, di ricordi, di emozioni e di nuove magnifiche scoperte (come le imponenti e suggestive aree archeologiche visitabili sul Palatino, ah cosa mi ero perso fin qui negli ultimi anni!) ho ancora da raccontare per generazioni. E lo farò, poco alla volta, come per tutto il resto di cui mi piaccia scrivere e argomentare. Per il momento, lascerò riposare il mio animo romano qualche giorno, restituendo il giusto spazio a cose che nell’ultima settimana ho trascurato un po’. A partire dai miei fiori gialli, di cui, sono sincero, io per primo avverto nostalgia 🙂
Stay tuned!
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(La foto è mia, e mostra il Campidoglio visto dal Foro Romano, alle 7 di sera di inizio settembre, da un punto dell’antico piano stradale poco oltre la Basilica di Massenzio)
E’ stupendo leggerti così positivo, propositivo e carico di entusiasmo. E noi restiamo in serena attesa dei tuoi bellissimi fiori gialli…
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Grazie carissima! Anch’io sono in attesa del prossimo “fiore”. Se riesco già stasera, ho giusto una bella notizia da rendere pubblica 🙂
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Innanzitutto ti faccio i complimenti per la foto, non solo bella ma anche ben fatta Poi, mi piacerebbe capire come un abitante di Bra, ama così forte la città Caput Mundi ( mi scuso se ne parli in qualche post che io ovviamente non ho letto)
Ma la mia è una domanda sciocca, visto che anch’io ne sono innamorata e non sono di Roma.
Comunque, ci passerei almeno una settimana a Roma, ma attualmente non mi è possibile
A proposito, mi dispiace sinceramente per la perdita del tuo amico a quattro zampe, ne so qualcosa, in particolare mici.
Ti auguro una giornata piacevole , a presto
Abbraccione
Mistral
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Cara Mistral,
ti ringrazio dell’augurio, la mia giornata di ieri è stata piacevolissima 🙂 Non ero ormai più nella Città Eterna, ma la compagnia e il sorriso di una persona di impareggiabile luce, che mi è cara in modi che quasi non saprei esprimere, rendono “casa” ogni luogo, anche una stanza spoglia, purché ci sia lei…
Se poi il “luogo” è una gradevole spiaggia in riva ad un mare cristallino, in una bella giornata di cielo azzurro e sole settembrino dal calore gentile, la giornata assume una grazia di rara bellezza 😀
Perdonami se così ti ho raccontato un po’ di fatti miei che magari interessano poco ai più, ma ho colto l’occasione per celebrare una bella giornata di ulteriore inaspettata vacanza, e soprattutto colei che l’ha resa possibile.
Racconterò presto su queste pagine la storia di come il me stesso ragazzino sia (ri)nato nel nome di Roma; ho avuto occasione di sintetizzarla ad un piacevolissimo ristoratore romano e romanista (piacevole come ristoratore e come persona) incontrato per caso domenica scorsa nei pressi di Campo de’ Fiori, uno di quegli incontri fortuiti che si rivelano autentiche gemme. Dunque, parlando di me, parlerò con molto piacere anche di lui.
Apprezzo molto la tua condivisione per la mia perdita, credo che il legame così forte e speciale che avevo con il mio giovane amico peloso, pur nel dolore dell’improvvisa crudele scomparsa, mi abbia dato la forza di elaborare questo cambiamento in modo positivo: proprio oggi ho potuto e voluto dare una nuova casa ad un nuovo tenero cucciolo, già che ne avevo la possibilità, e ne sono felice. Non per sostituire il mio povero cane, né per trovare conforto in un nuovo animale. Bensì perché nel momento in cui ho avuto un’inaspettata disponibilità di spazio (e una cagnetta rimasta sola e desiderosa di compagnia), lasciamo stare come si sia verificato ciò, ho pensato che da qualche parte esisteva un altro cane dietro le sbarre di una gabbia che attendeva di poter correre felice e in buona compagnia in un ampio giardino, curato da braccia amorevoli. E dunque, oggi il cerchio si è chiuso, e la vita ricomincia.
Un abbraccio, cara amica, e a presto!
Dario
P.S. Grazie per i complimenti, ma il merito della foto è quasi tutto della mia macchina fotografica. Io mi limito a scegliere l’inquadratura, e “premo il grilletto”, Solo in questo sta il mio merito, ovvero nel cogliere ciò che i miei occhi e il mio cuore desiderano ricordare fissandolo non solo nella mia memoria, ma anche in quella di un microchip.
Come scrive il Re in una mirabile saga, io non miro con la mano, ma con l’occhio. Io non sparo con la mano, ma con la mente. Io non vado a segno con la mano, ma con il cuore. Tutto il resto del lavoro lo fa la pistola, pardon, la fotocamera 🙂
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L’ha ribloggato su Nessuna cosa al mondo maggior di Roma.
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