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Cherasco, Enoteca Palazzo Mentone, 28 novembre 2015: istantanea dal vernissage della mostra Canti e Incanti (foto Evvivanoé Arte)

Cherasco, Enoteca Palazzo Mentone, 28 novembre 2015: istantanea dal vernissage della mostra Canti e Incanti (foto Evvivanoé Arte)

Le mie ultime settimane sono state ricche di eventi culturali in ambito locale, tanto che come sottotitolo avrei potuto scrivere “i miei stupefacenti sabati sera”. Merito degli amici che mi hanno introdotto nell’ambiente, da qualche anno in qua, e che mi hanno fatto conoscere molte altre persone interessanti. Evviva! 🙂

Giusto il sabato seguente le occasioni di cui vi ho raccontato nei miei precedenti post #dialiedazzurro, ovvero circa 10 giorni fa, a Cherasco si è tenuto il vernissage della mostra Canti e Incanti, organizzata da Sara Merlino della galleria d’arte Evvivanoé, presso l’Enoteca Palazzo Mentone messa a disposizione da Fabrizio Stecca. Il tutto, con il patrocinio del Comune di Cherasco. L’allestimento e l’organizzazione messi a punto da Sara e Fabrizio, insieme allo staff dell’Enoteca, hanno offerto agli artisti e agli ospiti intervenuti una piacevolissima serata, dando ai primi l’opportunità di esprimere qualcosa che non si vede né si ascolta tutti i giorni, e ai secondi di godere di un evento ancor più unico di quanto si potesse evincere dalla locandina, pur già di per sé accattivante.

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Ma andiamo con ordine.
La mostra di cui parliamo è una personale della pittrice Martha Nieuwenhuijs, di cui nelle foto di questo post potete intravedere alcune opere. In particolare, la tela che segue, che apprezzo di più ogni volta che ritorno sull’immagine, è stata scelta per illustrare la copertina del catalogo, che potete trovare presso le sale dell’Enoteca.

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Il dipinto di Martha Nieuwenhuijs da cui è nata la copertina del catalogo di mostra

Ed è proprio all’interno del catalogo, realizzato benissimo, che si scopre il significato del titolo della mostra: i Canti sono infatti le poesie composte da Franco Canavesio e ispirate ai dipinti di Martha Nieuwenhuijs, gli Incanti per l’appunto. Ad ogni Incanto corrisponde dunque un Canto. Ed è stato con divertita curiosità che, mentre il poeta declamava con impeccabile e accattivante stile i propri versi, più d’uno spettatore accanto a me, e io stesso, si scorrevano le pagine del catalogo per individuare a quale Incanto quel particolare Canto fosse ispirato.

Il poeta Franco Canavesio

Il poeta Franco Canavesio

La lettura delle poesie era accompagnata dalle arie che Sara Terzano eseguiva con la propria arpa celtica, in alcuni momenti in a solo, e darvi un’idea della compiuta ricchezza di parole e di suoni, nonché di immagini, che l’evento ha saputo offrire, non è possibile se non tramite un filmato. Di cui non dispongo, e mi limito pertanto a riportarvi, dal testo della locandina, la “playlist” della serata: musiche di tradizione bretone, scozzese, gaelica e irlandese, e poi brani di Haendel, Naderman, Nino Rota ed Ennio Morricone, insieme ad altri composti da Sara stessa, oltre a tanghi e habaneras. Ciascun brano eseguito non solo con maestria, ma con un aperto sorriso, proprio di persona che ama sinceramente ciò che sta facendo ed è lieta di poter condividere la propria arte.

Sara Terzano all'arpa celtica

Sara Terzano all’arpa celtica

Ecco, la peculiare magia della serata è nata così: l’ammirare le opere di Martha ascoltando i versi che esse hanno ispirato a Franco, e le musiche eseguite da Sara, in parte scelte e in parte da lei stessa composte ispirandosi, a propria volta, alle poesie di Franco e ai dipinti di Martha.
Non trovate anche voi che sia stata una splendida idea, questo insieme armonico e multiculturale creato da tre artisti che si conoscono, si apprezzano e traggo ispirazione l’uno dall’altro?
Lo so che non c’eravate, dunque non potete rispondere con certezza.
Ma provate ad immaginarlo, e credo che un’idea ve la possiate fare 🙂

Al termine della presentazione c’è stato spazio per un omaggio alla gallerista e organizzatrice dell’evento, Sara Merlino, che con il 2015 chiuderà la propria più che decennale esperienza cheraschese per trasferire la galleria Evvivanoé a Torino. Colgo dunque l’occasione per ringraziare Sara delle splendide mostre che ha saputo offrirci, giusto a due passi da casa, e di tutti i notevoli artisti che mi ha permesso di scoprire e apprezzare, e augurarle ogni bene per questa nuova avventura; che non è un ricominciare, ma un evolversi di ciò in cui lei crede e ama condividere, e sono certo che insieme ai suoi collaboratori saprà farmi trovare a casa anche nella sua nuova location.

Fabrizio Stecca, il padrone di casa. e Sara Merlino, la gallerista

Fabrizio Stecca, il padrone di casa, e Sara Merlino, la gallerista

La serata è poi proseguita nelle sale dell’enoteca fra piacevoli chiacchiere, ottimi vini e un ricco buffet dolce e salato. E poiché, oltre a pittura, poesia e musica, anche il vino e il cibo sono arte e cultura, per completezza mi fa piacere riportare qui di seguito un flyer delle proposte eno-gastronomiche che è possibile trovare in questo luogo ameno:

EnotecaPalazzoMentone.pdf

 

Non mi rimane che invitarvi a visitare la mostra, che resterà aperta fino al 6 gennaio 2016, e ricordavi che, con il Natale sempre più prossimo (ma non solo per questo motivo), ogni momento è quello giusto per fare o farvi un regalo di particolare significato e pregio, che sia un quadro d’autore, un libro di poesie o un cesto di specialità alimentari e vini selezionati. O magari tutti e tre, perché no?
E dunque, fidatevi del mio consiglio, e concedetevi una passeggiata in Cherasco: sono certo che mi ringrazierete 😉

Stay tuned!

Cherasco, atmosfera natalizia in via Vittorio Emanuele II, in direzione dell'arco di Porta Narzole, con a sinistra la torre del municipio, e a destra lo storico Palazzo Mentone (foto di Bianca Prando)

Cherasco, 7 dicembre 2015, atmosfera natalizia in via Vittorio Emanuele II, in direzione dell’arco di Porta Narzole. A sinistra si scorge la torre del municipio, a destra lo storico Palazzo Mentone (foto di Bianca Prando)