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Fonte: tenthousandvillages.com
Riflettevo sulle festività pasquali, sul significato che rivestono.
Gli ebrei celebrano la liberazione dalla schiavitù in Egitto. I cristiani, la resurrezione di Gesù, e con essa la promessa di rinascita a vita eterna, per tutti coloro che (durante il proprio cammino terreno) si saranno guadagnati il regno dei cieli. Entrambe le ricorrenze pongono dunque al centro un’intercessione fondamentale della grazia divina.
I was reflecting on the Easter festivities, about the meaning. Jews celebrate the liberation from slavery in Egypt. The Christians, the resurrection of Jesus and, with it, the promise of rebirth to eternal life for all who (during the earthly journey) they will earn the kingdom of heaven. Both occurrences, therefore, pose in the center one fundamental intercession of the divine grace.
Pure a me, che non nutro alcuna fede, questa fiducia in una mano onnipotente e amorevole, tesa dall’alto a risollevare un’umanità dolente dalle proprie afflizioni e caducità irrimediabili, appare comprensibile. Perché l’alternativa è spaventosa. Terrificante. L’alternativa è accettare l’idea di essere soli, irrilevanti, abbandonati a se stessi. E che comunque vada, nel momento in giungerà la fine, sarà finita e basta, senza alcuna salvezza postuma.
Nessun meraviglioso dono, nessuna gioiosa sorpresa, alla fine, nel proprio uovo di Pasqua.
For me too, that I don’t have any faith, this trust in one omnipotent and loving hand, stretching from the sky to uplift humanity sore from its afflictions and irremediable transience, seems understandable. Because the alternative is frightening. Terrifying. The alternative is accept the idea of being alone, irrelevant, left to themselves. And that whatever happens, in the moment that the end will come, will be over, without any posthumous salvation.
No wonderful gift, no joyful surprise, at the end, in the own Easter egg.
Coltivare la speranza che un tale desolante destino non sia già scritto, dunque, può diventare una necessità, un bisogno intrinseco. Come è sempre stato, fin dall’alba dei tempi. Per questo motivo, mi sorge il dubbio che, fra coloro che sostengono di avere fede, vi siano quanti in realtà nutrano, semplicemente, una cieca e irrazionale speranza in un “bonus” salvifico, perché non possono farne a meno. Perché senza tale speranza si sentirebbero perduti.
Having hope that such a bleak destiny is not already written, therefore, can become a necessity, an inherent need. As it has always been, since the dawn of time. For this reason, I doubt that among those who claim to have faith, there are those that actually have simply a blind and irrational hope in a “bonus” of salvation, because they can’t do without it. Because without that hope they would feel lost.
Ora, per quanto mi riguarda, chiunque è libero di credere e sperare in ciò che preferisce. Io preferisco accettare l’idea di essere solo, irrilevante, abbandonato a me stesso. Riconosco che, quand’ero giovane (e ormai stiamo parlando di parecchio tempo fa), le festività pasquali trasmettevano anche a me una certa letizia, proprio per il messaggio che contengono. Cosa può esserci di più incoraggiante del pensiero di una rinascita a nuova vita, e per giunta eterna, dopo che tutto sembra perduto?
Now, as far as I’m concerned, anyone is free to believe and hope in what he (or she) prefer. I prefer to accept the idea of being alone, irrelevant, left to myself. I admit that, when I was young (and we are talking about a long time ago), the Easter festivities gave to me also a certain gladness, for the message inside them. What could be more encouraging of the thought of a rebirth to a new life, and moreover eternal, after that all seems lost?
Col tempo le cose per me sono un po’ cambiate, e la Pasqua è solo un momento dell’anno che cade a primavera. Quando la luce del sole torna a splendere calda e forte per la maggior parte del giorno (e dei giorni), la natura rifiorisce, e con essa ritrova vigore anche lo spirito di questa vecchia e fragile scorza. E’ questa l’unica resurrezione che per me abbia un significato.
Over time things changed a bit, for me, and Easter is just a time of year that falls in the spring. When the sun returns to warm and shine strong for most of day (and of the days), the nature flourishes again, and with it also the spirit of this old and fragile rind finds new force. This is the only resurrection that has meaning for me.
Ogni tanto, mi capita di sentire affermazioni del tipo “se non credi in Dio e nella salvezza che può venire solo da Lui, la vita non ha senso”.
Poiché io credo che il senso della vita sia la vita stessa, e il viverla come si può, meglio che si può, l’unico premio a cui sia legittimo aspirare, in questa ricorrenza desidero comunque esprimere un augurio. Che tutti coloro i quali, per qualche motivo, si sentono deboli, oppressi e sfiduciati, possano scoprire in se stessi la forza di risollevarsi. E di proseguire il proprio cammino – il solo, a quanto ci è dato sapere con certezza, che abbiano a disposizione – con animo più sereno, e curioso di scoprire cosa c’è dopo ogni svolta del sentiero. Che possa essere questa, insomma, la gioiosa e inaspettata sorpresa all’interno dell’uovo di Pasqua.
E Buona Pasqua a tutti! 🙂
Sometimes, I hear statements like “if you don’t believe in God and in the salvation that can only come from Him, life doesn’t make sense.”
Since I believe that the meaning of life is life itself, and to live it as you can, better than you can, the only award to which it’s legitimate to aspire to, on this occasion, however, I’d like to express a wish. That all those who, for some reason, they feel weak, oppressed and disheartened, can discover in themselves the strength to recover. And to continue their journey – the only one, as far as we can know for sure, that they have available – with more equanimity, and the curiosity to find out what’s there after every turn of the path. It can be this, in short, the joyful and unexpected surprise inside the Easter egg.
Happy Easter everyone! 🙂
A me la Pasqua piace molto come ricorrenza simbolica in quanto richiama la necessità di un “passaggio”.
Vi trovo questo profondo richiamo a considerare che la vita non può essere stagnante e neppure stabile: necessita invece del coraggio di partire, che, si sa, è anche un morire.
Mi piace il richiamo ad un dovere esistenziale che non risparmia nessuno: la sofferenza va attraversata fino in fondo come la Passione, accettando la morte di ciò che siamo abituati ad essere, per potere rinascere a nuova vita, per poter giungere in una nuova terra.
Nel mio lavoro sovente le persone mi chiedono un rimedio per aggirare il proprio dolore e a me tocca l’ingrato compito di accompagnarli fino in fondo alla sofferenza, mantenendo viva la speranza in un nuovo possibile.
Grazie per la possibilità di condividere pensieri, che su queste pagine non sono mai scontati…
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Grazie a te, caro Luciano, per il commento e le considerazioni profonde in cui non posso fare a meno di ritrovarmi!
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Sono agnostica. Per storia famigliare e poi x scelta ponderata.
Mia madre la persona che ho più amato e amo si è fatta cremareed è amata e ricordata per quello che ha saputo essere e costruire con amore e dedizione verso tutti.
Il vivente ci rappresenta e noi ne siamo parte.
Questo nn è sentirsi nullità.
SheraconunabbracciovivalaPasqua
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Non potrei essere più d’accordo!
Baci & abbracci, e Buona Santa Romana Pasqua! 🙂
(santa in quanto romana, of course)
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Of course 😗
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Beh, mio padre era sicuro che non ci fosse nulla dopo la morte. Diceva di averne le prove, perché sua madre l’aveva lasciato quando aveva solo otto anni e non l’aveva più aiutato. Secondo lui, sua madre l’avrebbe fatto sicuramente, se la sua anima fosse esistita veramente da qualche parte. Sua madre non l’avrebbe mai abbandonato al suo destino, se avesse avuto la possibilità di proteggerlo dopo la morte.
Da una parte questa sua certezza mi dispiace, perché m’impedisce di pensare che lui e mia madre possano essere ancora da qualche parte sotto forma di spirito a prendersi cura di me. Sarebbe bello poterlo almeno credere. Di sicuro sono nel mio cuore e nei miei pensieri, visto che vengono a trovarmi molto spesso in sogno dandomi conforto.
Le religioni servono principalmente a due fattori: contenere la violenza insita nell’animo umano e consolare quando nulla di terreno sia più in grado di farlo.
In ogni caso, a casa nostra, la sorpresa nell’uovo l’abbiamo trovata.
Non poniamoci troppi problemi e cerchiamo di vivere questa Pasqua il più serenamente possibile.
Auguri di cuore a te, alla tua famiglia, e agli amici di questo blog!
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Grazie cara Katherine, contraccambio gli auguri a 360° 🙂
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Caro Amico, è difficile accettare che viviamo per morire e che tutto l’ affanno che mettiamo nel costruire la nostra vita debba; un bel, anzi meglio dire un brutto giorno: non avere nessun senso
Io penso che la vita sia solo un Caso ma, mi piace pensare che Qualcuno ci abbia messo un po’ di suo
Nessuno è tornato dal regno dei morti,; tranne il il Figlio di Dio per chi crede
E non c’ è religione che tenga che possiede la Risposta, del dopo
Siamo onde sbattute sulle rocce senza un Perché apparente
Con un dolce abbraccio ti auguro una lieta Pasqua a te e famiglia
Mistral
Ps: Katherine, tanti auguri anche a te
Baci
Mistral
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Cara Mistral, preferisco considerare che viviamo per vivere, per consumare la vita che abbiamo a disposizione e goderci ciò che ci accade che sia degno di essere vissuto. Le difficoltà, le sofferenze e infine la morte sono il prezzo da pagare per poter essere vivi in ciò che resta del nostro tempo. E poi, giusto per sdrammatizzare un po’, pensa che noia se davvero ci trovassimo a vivere per sempre in forma eterea riuniti in cori angelici, l’eternità è una cosa che non passa più 🙂
A parte gli scherzi, la scienza ci insegna che nulla si crea ma tutto si trasforma, così nel momento in cui il nostro corpo fisico si sarà scomposto in elementi chimici di base, chissà che l’energia vitale che era in noi non assuma qualche altra forma in altri luoghi, e magari conservi una capacità di coscienza. Mi piace pensare che esista davvero una sorta di iperuranio, dove confluiremo tutti in una sorta di grande coscienza universale.
Un dolce abbraccio anche da parte mia, cara Amica, e un sincero augurio di Buona Pasqua a te ai tuoi cari.
Dario
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Grazie Mistral, vedo solo ora i tuoi auguri, ti ringrazio molto. Sono un po’ in ritardo, ma spero che tu abbia trascorso una Pasqua serena. Buon ritorno al lavoro!
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Io non sono credente e pasqua mi ricorda esclusivamente la primavera.
Grazie per il following
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Direi che la vediamo allo stesso modo 🙂
Grazie a te!
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