






Caro Dave,
giusto a proposito di racconti che a volte imboccano sentieri inaspettati. Interrompo per un momento il mio flusso narrativo a tinte giallorosse, poiché mi sono reso conto che quest’oggi è un giorno particolare.
Un giorno che mi riporta a un luogo in cui, senza averlo calcolato, mi trovo proprio ora.
E a una persona che, in questo luogo, mi portò per la prima volta da che ebbi l’età e la capacità sufficienti per rendermi conto di dove mi trovassi. La prima volta, cioè, dopo la primissima, nella quale non mi potevo rendere conto di nulla perché ero appena venuto al mondo, e con ogni probabilità strillavo come un babirussa inseguito dai cacciatori; accadde in una notte buia e tempestosa, al cospetto di una montagna con due corna. Come quelle di un drago.