Roma al tramonto vista dal quartiere AurelioAlba su Roma (1)Alba su Roma (2)Alba su Roma (3)Alba su Roma (4)Alba su Roma (5)Rome, early morning, first half of Juanuary 2024
(Riassunto delle puntate precedenti: nuovo viaggio, stessa casa, un anniversario speciale).
Bene, mio caro Dave. Giunti a questo punto, immagino ti domanderai cosa mi avesse spinto, trent’anni fa, a compiere quel mio primo viaggio a Roma, se lo avessi programmato o se si trattò di un caso. Forse ti starai aspettando che io mi metta a raccontare i presupposti o gli antefatti.
Atrio della Stazione Termini, lato verso via MarsalaAtrio della Stazione Termini, lato verso via MarsalaVia Marsala, vista dalla pensilina fuori la Stazione TerminiVia Marsala, vista dalla pensilina fuori la Stazione TerminiPiazza dei Cinquecento, con sullo sfondo le Terne di DioclezianoVia Giolitti e Palazzo Massimo alle TermeVia Giolitti e l’imbocco di via Cavour
(Riassunto delle puntate precedenti: Bill è tornato a Roma e ripercorre ancora una volta i propri passi per le vie della Città Eterna).
Esattamente trent’anni fa, circa a quest’ora, mettevo piede a Roma per la prima volta.
Nella carrellata di foto qui sopra, una sequenza delle prime cose che vidi appena fuori dalla Termini. Forse qualche dettaglio nel frattempo è cambiato, ma l’insieme no, quello è rimasto il medesimo.
Foro di Traiano e colonna traianaForo di TraianoMercati traianeiMercati traianeiMercati traianeiForo di NervaColosseo, visto da via dei Fori ImperialColosseo, sperone SternColosseo, sperone SternColosseo, lato antistante alla Meta SudansColosseo, lato antistante alla Meta SudansTempio di Saturno, presso il Foro romanoPonte Sisto, visto dal Lungotevere Farnesina
(Riassunto della puntata precedente: Bill celebra l’inizio del nuovo anno nel nome di Cesare e del dio Giano e si appresta a tornare sul sacro suolo).
Ed eccomi di nuovo qui, con il naso per aria, gli occhi pieni di meraviglia. E con in più, rispetto alle prime volte, il gusto dell’anticipazione nell’approssimarmi a scorci e vedute amatissime, il compiacimento e la gioia nel ritrovarle e nel cogliere, qua e là, alcuni miglioramenti. Nell’illuminazione notturna, ad esempio, che ho l’impressione sia stata aggiornata e faccia risaltare meglio i dettagli come l’insieme, Così come, anche, gradite sorprese. Tipo la seconda fila di colonne innalzate nel foro di Traiano, sopra un architrave ricostruito che a sua volta poggia su capitelli ricostruiti a completare le altre colonne originali poste a piano terra che già vi si trovavano erette.
buon Capodanno, buon inizio di nuovo anno e buon primo giorno del mese dedicato al dio Giano, il guardia-di-porta dell’antichità romana.
Dio bifronte che, quando ne sentivo parlare da regazzino tipo a scola o a messa, mi veniva presentato quasi come un simbolo di doppiezza, mentre in realtà è uno degli dei più amorevoli e fighi che siano mai stati concepiti. Poiché guarda al futuro senza dimenticare il passato, butta un occhio all’esterno avendo cura dell’interno; non a caso, una sua effige veniva posta sull’uscio delle abitazioni, come nume tutelare, oppure agli angoli delle strade e all’imbocco dei ponti, a proteggere la via in ambo le direzioni. Allo stesso tempo, per sua intrinseca natura, Giano è il dio dei nuovi inizi e del perpetuo divenire.