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(Riassunto della puntata precedente: un po’ di numeri aggiornati, e poi di nuovo a quella volta di trent’anni fa).
All’epoca dei fatti il cosiddetto Demone Biondo era il mio capo. Uomo di piccola statura e paffutello, con un paio di baffoni biondo cenere e una chioma leonina del medesimo colore, pareva una sintesi fra il compianto Alberto Castagna e il professor Dairi di Jeeg Robot d’Acciaio. Al primo approccio lo si sarebbe ritenuto una persona divertente e alla mano; peccato che al primo approccio ne sarebbero seguiti molti altri, in cui l’impressione iniziale sarebbe virata, radicalmente, verso l’amara consapevolezza di avere a che fare with a fucking asshole.
Questo demone, o re infernale, è decisamente inquietante. Se il tuo capo lo rappresentava, mi preoccupa alquanto il seguito della storia. Povero te, in balia di quest’essere mostruoso! Attendo il seguito della storia.
https://viracconto1.blogspot.com
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Direi che ci assomiglia proprio! 🙂
Per fortuna è qualcuno che appartiene a un passato complicato ma ormai lontano e quasi dimenticato; viene citato qui solo come antico “motivatore” nell’indurmi a cercare altre strade. Non è detto che prima o poi non ricomparirà nelle mie storie, ma per il momento ha già svolto il ruolo che doveva svolgere.
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Mi fa piacere che faccia parte di un passato lontano. I demoni è sempre bene che restino nel loro Inferno.
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