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#SottoUnUnicoCielo, alter, Gail di Arden, GHBeta, Omega F Sigma, serie AGH, Vladji’har di Obemasàr, wanax
Eccoci qua. Il primo nuovo praho è salpato (se non avete idea di cosa stia dicendo, leggete qui ciò che scrivevo ieri 🙂 ). Sono molto contento di questo varo, visto che non è la prima volta che ci provo, e spero che sia quella buona. Alcuni di voi forse ricorderanno che, un paio di anni fa, avevo aperto un secondo blog, dal titolo I Bastioni Occidentali, in cui avevano fatto la loro comparsa appena due post: dapprima, un’insieme di fotografie di luoghi non specificati, corredati da didascalie molto fantasiose, e poi una lettera di un certo Bill a un certo Dave. Dopodiché, più nulla. Almeno fino a oggi.
Oggi, quel blog si chiama Hazen Mavi (che si pronuncia asèn mavì, alla francese) e in primo luogo contiene quei due vecchi post, che hanno conservato il loro perché.
Quel certo Bill sono io, ovvero, il mio alter ego letterario. Come, ma non era Julian Vlad? No. Se lo pensate, vuol dire che non siete stati attenti, o non avete letto bene la mia pagina di presentazione 😉
Julian Vlad è un personaggio di fantasia con un volto e caratteristiche ben precise, e non mi assomiglia per niente. Io uso il suo nome come alias, e sono consapevole che questo possa generare un po’ di confusione. Ma in fin dei conti, sono l’autore e posso fare ciò che più mi aggrada 😀
Il mio solo ed unico alter ego letterario è questo Bill, che non è soltanto simile a me, sono proprio io, o meglio una possibile versione di me stesso molto fedele all’originale, che si muove in universo immaginario alternativo, per quanto quasi identico, al nostro.
Il Dave, al quale il me-stesso-Bill si rivolge nella lettera di cui sopra, è uno scrittore, insegnate e giornalista, e per il momento non si è ancora palesato. Ma lo farà presto.I luoghi non specificati, con i nomi fantasiosi che ho attribuito loro, che si trovano in un contesto abbastanza noto, ma non sono così riconoscibili se non da qualcuno che sia stato proprio lì (e fra qualche tempo, sarà lo stesso Bill a svelarvi di che posto si tratti), sono stati e sono la mia fonte di ispirazione per lo scenario di alcune delle storie che compariranno in questo blog. A partire dalla prima, che è quella che ho ribloggato qui di seguito, fresca fresca. Alla fine, compare un personaggio che si presenta con un nome un po’ astruso, ma che invita i due ragazzi cui si rivolge a chiamarlo Vladi. Secondo voi, di chi si tratterà mai? 😉
– Dici che si porta dietro un alter?
– E che se ne fa di un alter qui da noi? Ci va a pesca nel fiume?
– Spaventa i selvaggi!
– Non dire idiozie. E poi non ci può stare, un alter, in questo posto.
– E perché mai?
– Dì un po’, da quanto tempo sei qui? Su questo mondo, voglio dire.
– Sarà un mese fra due giorni.
– E in un mese non hai ancora capito che certe cose da noi non sono ammesse?
– Non è vero! Io li ho visti, degli alter. Stavano ai lati della pista quando sono arrivato.
– Ma certo, è un aeroporto. E’ sorvegliato dai federali, per forza ci sono degli alter. Servono per garantire la sicurezza di quel perimetro.
– Allora vedi che li avete anche qui?
– No, non siamo noi che li abbiamo. Appartengono ai…
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