
Tre giorni fa ho adottato una tigre a distanza.
O meglio, ho scelto di sostenere la specie, dando un piccolo contributo al WWF per la salvaguardia delle tigri nei loro ambienti naturali.
Avevo notato su Facebook una campagna di donazioni on-line promossa dalla famosa organizzazione, e non ci ho pensato un attimo, salvo verificare l’importo minimo che mi veniva richiesto (al momento le mie finanze sono quelle che sono): quant’è? 30 euro per un anno? Così poco? Click! Fatto!
In un anno spendo ben di più per altre cose, anche utili (o di cui e difficile fare a meno, tipo la benzina) ma molto meno importanti della vita di un animale.
Se per questo, direbbe qualcuno, ancor meno importanti della vita di un essere umano.
Ma prendersi cura di un bambino, di una persona affetta da handicap, di un anziano o di un malato, che si tratti di un sostegno diretto o per mezzo di un contributo in denaro, è decisamente più impegnativo.
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