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Avvertenza per i lettori: questo è un post a puntate, ed è scritto da tifoso. Contiene iperboli di strafottenza, e spunti polemici in gran quantità.
Pertanto, se ne sconsiglia la lettura ad un pubblico non particolarmente interessato all’argomento, o troppo sensibile 🙂
(se vi siete persi la puntata precedente, potete leggerla qui)
Facciamo un passo indietro.
La storia della finale di Supercoppa italiana 2013, ovvero la partita giocatasi domenica sera, inizia da lontano, dallo scorso marzo. Quando cioè la Juventus FC avvisò la Lega di Serie A del fatto che, nell’ipotesi di conquista dello scudetto, con conseguente diritto acquisito a disputare la gara di Supercoppa prevista a metà agosto, perdipiù (con buona probabilità) in quel di Pechino, non sarebbe stata disponibile per tale sede in quanto impegnata in una tournée di prestigio negli Stati Uniti.