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Ghost, il metalupo di Jon Snow in Game of Thrones
17-11-2016
La vita di un uomo era lunga cinque cani, pensava Cortland. Il primo era quello che insegnava a te. Il secondo quello a cui insegnavi tu. Il terzo e il quarto erano quelli con cui lavoravi. L’ultimo era quello che ti sopravviveva. Era il cane d’inverno. Il cane d’inverno di Cortland si chiamava Negrita, ma per lui era sempre il cane dello spaventapasseri…
Non so a voi, ma a me quest’incipit qui sopra garba assai. Asciutto, sincero, di delicata asprezza, con una venatura dal timbro epico.
Mi fa venire in mente un buon vino. Un bianco importante, mediterraneo, uno Chardonnay dai sentori di frutta tropicale invecchiato il giusto. Sorseggiato nella fresca penombra di una veranda, in un giorno assolato che volge al tramonto.
In qualche posto che potrebbe essere L’Avana. Da un bevitore solitario che potrebbe essere Ernest Hemingway
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