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Julian Vlad

~ Sotto un unico cielo

Julian Vlad

Archivi della categoria: Strade che non hanno nome

Foglie cadenti

30 domenica Ott 2016

Posted by Dario Angelo in Strade che non hanno nome, Una magia potente

≈ 30 commenti

Tag

#autumn, #autunno, #GoOn, #nuoveidee, intuizioni, October, relativa normalità, restart, U2

Rieccomi. Pausa finita. Era ora.

Impegnarsi per qualche tempo in attività fuori dal consueto ordinario può rivelarsi un esercizio utile, sapete. Forse non ai fini delle attività medesime, ma di certo costituisce una deviazione che può insegnare una cosa o due.
La prima, è imparare a distinguere fra ciò che si è in grado di gestire e ciò che in quel momento proprio non c’è verso. La seconda, è che il tran-tran quotidiano non è poi così male. Anche ove si tratti di una relativa normalità di basso profilo (o venga vissuta come tale), se funziona, è meglio tenersela stretta.
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Un anno se ne va

29 venerdì Lug 2016

Posted by Dario Angelo in Strade che non hanno nome

≈ 16 commenti

Tag

#buonevacanze, #holidays, #seeyousoon, #staccarelaspina, #staytuned, mi disconnetto per un po', summer

Fine luglio. Piena estate.
Se avete letto questo post, sapete già che per me si tratta di un momento dell’anno in cui un percorso si conclude e uno nuovo va per cominciare.
Un anno che coincide con quanto trascorso dalla mia più recente rentrée dopo una lunga assenza; anno in cui, nonostante negli ultimi mesi abbia scritto poco, la mia presenza on-line non si è mai interrotta. E si può considerare un record, perché prima d’ora, da quando ho cominciato, le pause erano durate assai più dei periodi di attività.

Sembrerebbe dunque esserci stata una positiva inversione di tendenza, anche se non si può mai dire: se adesso, poniamo il caso, sparissi fino al 2019, ogni considerazione andrebbe rivista.
Un’obiezione del tutto ipotetica, sia chiaro, ma non casuale.
Poiché oggi intendevo giustappunto salutarvi. Sento il bisogno di staccare per un po’ di tempo lo sguardo dallo schermo del pc, e di disconnettermi dal vasto mondo dei social e del web (che poi sono in parte la stessa cosa, nel senso che i primi appartengono al secondo, anche se tendiamo a dimenticarcene).

A dispetto della vignetta qui sopra, non andrò in vacanza, ma ne approfitterò per lavorare su un paio di cosucce che attendono la mia attenzione ormai da troppo tempo.
Quanto starò via? Non saprei, qualche settimana, in ogni caso non molto a lungo. Di certo, non fino al 2019 🙂

A presto, dunque. E buone vacanze a chi si stia godendo un po’ di meritato riposo fra le mura domestiche o in qualche luogo di villeggiatura, o si prepari a farlo.

Stay tuned!

Crossing the bridge

10 venerdì Giu 2016

Posted by Dario Angelo in Strade che non hanno nome

≈ 16 commenti

Tag

#pontesospeso, estate, metafore, passo stanco, pensieri confusi, ponte sospeso, risalire è faticoso, summer

Ponte sospeso di San Marcello Pistoiese

Mi è tornata in mente una cosa a cui non pensavo da un po’, ma che in effetti mi appartiene da molto tempo.
Fin da quand’ero bambino, sono abituato a immaginare lo svolgersi di un anno come un ponte sospeso fra due estati. Una forma mentale ereditata dai primi anni di scuola, consolidata dalle stagioni calcistiche, e tutto sommato rimasta valida anche negli anni lavorativi; poiché è sempre d’estate, di solito, che ci si prende una pausa anche solo per un paio di settimane.
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Il vento fa il suo giro

03 domenica Apr 2016

Posted by Dario Angelo in Strade che non hanno nome

≈ 24 commenti

Tag

#DouglasAdams, #periodiunpocosi, Addio e grazie per tutto il pesce, discontinuità, Douglas Adams, Guida galattica per gli autostoppisti, messaggio finale di Dio al creato, periodi un po' così

Qui sopra è raffigurato ciò che, secondo quel geniaccio di Douglas Adams, costituisce il messaggio finale di Dio al creato (giusto per non trascurare un minimo di autoreferenzialità, vi si era accennato qui). In italiano viene tradotto in “scusate il disturbo”, che fa venire in mente un cartello stradale da lavori in corso. Ma in modo più letterale può anche essere inteso come “ci scusiamo per l’inconveniente”, che a me suggerisce un seguito da vecchia televisione: le trasmissioni riprenderanno il più presto possibile.

C’è poco da fare, in certi periodi le cose non scorrono come uno vorrebbe, gli impegni si accumulano, le idee si sfilacciano stanche, inciampando in rughe di disappunti affioranti. La presenza on-line, giocoforza, si fa discontinua.
Il vento fa il suo giro e prima o poi è scontato che torni a soffiare in senso contrario. Allo stesso modo, presto o tardi è certo che volgerà di nuovo a favore. Nel frattempo, poiché non si può controllare il vento, non resta che cercare di correggere le vele, accontentandosi di scivolare un po’ di lato anziché proseguire diritti. In tutto ciò, il richiamo alla fantascienza ironica di Adams mi ricorda di non prendermi (mai) troppo sul serio 😉

 

E’ primavera se…

19 sabato Mar 2016

Posted by Dario Angelo in Strade che non hanno nome

≈ 9 commenti

Tag

#primaveraalleporte, #springiscoming, bucato steso al sole, equinozio di primavera, forsizie, nevicate fuori stagione, primavera alle porte, spring is coming

Foto di William Albert Allard, http://www.nationalgeographic.it

Questa è una cosa che non avrei mai pensato, un giorno, di trovarmi a considerare; ma nella vita mai dire mai.
Due belle giornate di sole consecutive, luminose e tiepide, mi raccontano finalmente che la primavera è alle porte, e che le nevicate fuori stagione e la recrudescenza improvvisa delle temperature, roba di pochi giorni fa, sono ormai acqua passata. Però.
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#FioreGiallo n° 26 (o della chiave di Sol)

05 venerdì Feb 2016

Posted by Dario Angelo in Strade che non hanno nome, Un cespuglio di fiori gialli

≈ 7 commenti

Tag

#45giri, #anni60, #anni70, #chiavediSol, #chiavediviolino, #DanAykroyd, #educazione #musicale, #educazionemusicale, #JohnBelushi, #JohnLennon, #LittleTony, #musicasacra, #theBluesBrothers, #UfoRobot Goldrake, anime giapponesi, Claudio Villa, Cuore matto, Dan Aykroyd, dischi in vinile, Domenico Modugno, giradischi e mangiadischi, Grendizer, il primo accordo, in missione per conto di Dio, John Belushi, John Lennon, Little Tony, musica italiana anni 60, musica italiana anni 70, musica sacra, Riderà, The Blues Brothers, Tony Renis, vinili 45 giri

I miei #anni70 a #45giri da #LittleTony alla #musicasacra passando per #UfoRobot Goldrake. Ovvero, come sognando di diventare un tastierista rock sono finito in missione per conto di Dio 😉

Nove fiori gialli

Signature © maurimarino 2011, per gentile concessione. https://www.flickr.com/photos/maurimarino/

10/09/2007

C’era un ragazzino che sognava di diventare chitarrista. Venne il suo compleanno e come regalo chiese, ovviamente, una chitarra. Era molto bella. Piena di corde, però. Provò timidamente a toccarle e ne fu respinto. Allora le accarezzò: emisero un gorgoglio ottuso; niente a che spartire col mondo di suoni che lui si sentiva dentro. “Andrò da un insegnante di musica”, disse. Aveva saputo da qualche parte che quando un sogno ti resta incollato addosso significa che non è più un’illusione, ma un segnale che ti sta indicando la tua missione nella vita. Cucinare. Fare calcoli. Riparare orologi. Ciascuna di noi ha la sua e l’errore è credere che una sia più importante dell’altra, solo perché non tutte procurano fama e denaro.

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Di onde, di promesse, di mutanti e nuovi barbari

23 sabato Gen 2016

Posted by Dario Angelo in Bravi scrittori per ottime letture, Piaceri quotidiani e convivialità, Strade che non hanno nome, Un cespuglio di fiori gialli, Voglia di stringersi un po'

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Tag

#akindofsurfing, #AlessandroBaricco, #DanseMacabre, #perchescrivo, #SottoUnUnicoCielo, #StephenKing, a kind of surfing, Acqua luce e gas, Alessandro Baricco, Borri Books Stazione Termini, Cormac McCarthy, Danse Macabre, fare surf fra i luoghi e le esperienze, I Barbari, koinè, luoghi passanti, Matt Ruff, Non è un paese per vecchi, nuovi barbari, nuovi mutanti, Saggio sulla mutazione, Stephen King

© maurimarino, per gentile concessione https://www.flickr.com/photos/maurimarino/

Il post che segue è di fatto un crossover che coinvolge (quasi) tutti i miei blog, e costituisce un ottimo esempio di cosa significhi porre tutti i miei interessi, ricordi e sfaccettature “sotto un unico cielo”.
E’ un post che nasce su Hazen Mavi perché è così che l’avevo immaginato e scritto, otto anni fa, attingendo ad appunti a loro volta risalenti da 3 a 10 anni prima: come una lettera dal mio alter ego Bill al suo amico Dave.
Ed è così che ho voluto lasciare il testo, pur con le opportune revisioni.
Anzi, a dirla tutta, è così che in quell’occasione avevo scritto l’intero susseguirsi di analisi e riflessioni sul perché scrivo, che ho riproposto a puntate su Nove fiori gialli a partire da qui, e del quale Filosofia mutante rappresenta la conclusione. Quanto meno dell’indagine – per così dire – letteraria.
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Resilient

12 martedì Gen 2016

Posted by Dario Angelo in Strade che non hanno nome

≈ 5 commenti

Tag

#beresilient, be resilient, capacità di adattamento, elastica mutevolezza, resilience is the word, resiliente, resilienza, saper mutare rimanendo se stessi

© maurimarino 2013, per gentile concessione. https://www.flickr.com/photos/maurimarino/

© maurimarino 2013, per gentile concessione. https://www.flickr.com/photos/maurimarino/

Resilienza.
Un termine di cui avevo studiato il significato a scuola, durante le lezioni di educazione tecnica, a proposito di metalli e altri materiali. E che da allora avevo del tutto dimenticato.
Fino a ieri, quando mi è balzato all’occhio dalle pagine di un quotidiano, sfogliato al bar mentre sorseggiavo un caffè.
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The first step

10 domenica Gen 2016

Posted by Dario Angelo in English versions, Strade che non hanno nome, Tocchi d'artista

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Tag

#ANewBeginning, #HappyNewYear, #onesmallstep, #startagain, #stepbystep, #wingsandblue, Christmas festivities, Christmas holidays, get back on movement, one small step, restart, sense of transition, small relativity

Serena de Gier, Hatching (La cova), 2013. Acrylic on canvas, 50 x 100, private collection http://www.serenadegier.com/Serena_de_Gier/Welcome.html

Serena de Gier, Hatching (La cova), 2013. Acrylic on canvas, 50 x 100, private collection
http://www.serenadegier.com/Serena_de_Gier/Welcome.html

Turn the page on a calendar, or replace the old calendar with a new one, are things that in themselves don’t mean anything. The passing of the months, and the years, is a simple convention.
However, even the most distracted ones or indifferent can’t escape to this sense of transition, inherent in the Christmas period. The relaxation of a holiday context involves everyone, also who has to continue his own work; a period dotted with festivities for a couple of weeks, twisted with weekends, lunches and dinners with family and friends, waiting for the midnight toast to New Year’s Eve.
And then, the darkness. Up here in the northern hemisphere we are going through the period of the year with less daylight hours, and it’s cold, wet, foggy. It makes you want to stay at home, warm, and contributes to this sense of something that ends and something else that begins.

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Il primo passo

10 domenica Gen 2016

Posted by Dario Angelo in Strade che non hanno nome, Tocchi d'artista

≈ 2 commenti

Tag

#ANewBeginning, #dialiedazzurro, #nuovoinizio, #startagain, #stepbystep, #unpassoallavolta, Buon Anno, festività natalizie, relatività spicciola, ricominciamo, rimettersi in moto, senso di transizione, un nuovo inizio, un passo alla volta

Piero Rasero, Nevicata in campagna, 2015. Olio su tela, 50 x 35 http://www.pierorasero.it/home/

Voltare pagina a un calendario, o sostituire il calendario vecchio con uno nuovo, sono cose che di per sé non significano nulla. Lo scorrere dei mesi, e degli anni, è una semplice convenzione.
Tuttavia, anche ai più distratti o indifferenti non può sfuggire questo senso di transizione, insito nel periodo natalizio. Non fosse altro che per il rilassamento di un contesto vacanziero, vissuto giocoforza e di riflesso anche da chi continua a lavorare; punteggiato di festività che per un paio di settimane si rincorrono e si intrecciato ai sabati e alle domeniche, i pranzi e le cene con amici e parenti, l’attesa del brindisi di mezzanotte a San Silvestro.
E poi, il buio. Quassù nell’emisfero boreale stiamo attraversando il periodo con meno ore di luce dell’anno, freddo, umido, nebbioso. Invoglia a stare in casa, al caldo, e contribuisce a questo senso di qualcosa che finisce, e di qualcos’altro che inizia.

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Credits

L'immagine di copertina è una fotografia di Maurizio Marino, per gentile concessione.
Il logo di Julian Vlad è stato realizzato da BSPOKE

Adozioni a distanza di specie in pericolo. Perché possano sopravvivere nei propri habitat. Non negli zoo

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