Tutto ciò che non dirò altrove
Domenica, 3 febbraio (22° giorno, tredicesima ora)
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Free at last
They took your life
They could not take your pride
13 mercoledì Feb 2019
Posted Strade che non hanno nome
inTutto ciò che non dirò altrove
Domenica, 3 febbraio (22° giorno, tredicesima ora)
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Free at last
They took your life
They could not take your pride
02 sabato Feb 2019
Posted Strade che non hanno nome
inTag
#closetoinfinity, #conleunghieeconidenti, #everybreathyoutake, #ontheedge, #thelastwar, #toward the #infinity, #ultimaora
Tutto ciò che non dirò altrove
Matita, china e matite colorate © Dario Angelo, agosto 1997. Da originali di vari artisti, fra cui Roberto De Angelis (per Nathan Never)
Sabato, 19 gennaio (7° giorno)
Quel sottoinsieme di me che, quando se ne ricorda, veste panni di blogger, compie oggi 8 anni. Un numero interessante. Equilibrato, rotondo, simmetrico.
Girandolo di 45° in un verso o nell’altro, il numero otto pare quasi identico al simbolo dell’infinito. Che a propria volta esprime un concetto interessante. Qualcosa di estremamente astratto con cui a volte ci misuriamo, ma che riusciamo a malapena a concepire, figuriamoci a comprendere.
Eppure, ci piace (a me per primo) rigirarci in bocca parole come questa, infinito, appunto; quasi a volerne assaporare il mistero, illudendoci di acquisire maggiore familiarità, dunque comprensione del concetto, così, per osmosi, abituandoci all’uso del termine.
Ebbene, si diceva, sono ormai otto anni. Forse non dovrei sottolineare la ricorrenza, non solo perché mio…
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23 venerdì Nov 2018
Posted Strade che non hanno nome
inTutto ciò che non dirò altrove
Funziona così.
Lei mi manda questo video, mentre sono steso sul lettino della Dany a farmi fare un nuovo tatuaggio. Un lavoro programmato da tempo, ma che, per l’idea che contiene, si incastra in questo esatto momento di congiunzioni cosmiche con perfetta giustezza e pertinenza.
Mentre la Dany incide sottopelle da par suo, con mano gentile e sicura, io le racconto di lei. Fin qui nulla di strano, in questi giorni sto raccontando di lei a tutti coloro a cui tengo. Credo possiate intuire il perché. Sono convinto, sapete, che le cose migliori capitino quando siamo pronti a riconoscerle, e a viverle in modo grato, naturale, pieno. Come dite? Se mi sento pronto in questo particolare contesto? Facciamo così: prendetevi cinque minuti di pausa, andate a fare altro, distraetevi dall’argomento qui trattato. Poi tornate a leggere il resto. Sarà più o meno il tempo che occorrerà a me per ricompormi…
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31 mercoledì Ott 2018
Posted Strade che non hanno nome
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#halloween, #itcantrainallthetime, #nuovoinizio, non può piovere per sempre, nuovo inizio, ricominciare
Tutto ciò che non dirò altrove
Brandon Lee, The Crow © Julian Vlad 1996. Matita e china, riprodotto da un’elaborazione grafica di autore sconosciuto
Mi ero ripromesso di non farlo più.
Riapparire dopo una lunga assenza con un post pieno di entusiasmo, una sorta di “cari amici rieccomi a voi”, spiegare il perché e il percome fossi stato via così a lungo.
In un passato recente avevo optato per una cosa come questa, in cui dico ciò che ho da dire raccontando una storia a tema libero sia pure con un intento preciso.
Del resto, pensavo fra me, non c’è nulla che io debba davvero scrivere, dire, precisare. Di punto in bianco si ricomincia e si va avanti.
Ma, nemmeno, dev’esserci per forza una sola strada. Mi piace rimettere in discussione le mie idee, assecondare l’ispirazione del momento anche se questo può significare contraddirmi. Amo contraddirmi. Voi no?
Dunque, cari amici, rieccomi a voi.
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29 sabato Lug 2017
Tag
#FightClub, #firstnight, #nonluoghi, atmosfere decadenti, è sempre la prima notte, Brad Pitt, Chuck Palahniuk, David Fincher, edifici abbandonati, Edward Norton, fascinazioni perverse, Fight Club, luoghi desolati e senza scopo, mantenersi in equilibrio sopra la follia, riflessioni in un quadrato, Tre in Uno, Tyler Durden, verso nuove storie, vite consumate, we have to fight
Qualche settimana fa ho pubblicato un’anticipazione. Oggi siamo al dunque. #FightClub #FirstNight
Il Primo dei Tre avvertì un movimento alle proprie spalle.
Il Secondo dei Tre si voltò, e con la coda dell’occhio fece in tempo a scorgere un gatto che, fulmineo, se la svignava all’esterno.
Il Terzo dei Tre rimase immobile e in ascolto per alcuni istanti, accertandosi di non udire alcun rumore.
Infine, i Tre tornarono a indagare l’interno di quel luogo, lasciando che i dettagli e il quadro d’insieme facessero fluire in loro sentimenti, ricordi, libere associazioni di idee.
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04 domenica Giu 2017
Tag
#comingsoon, #FightClub, anticipazione, Brad Pitt, Chuck Palahniuk, coming soon, David Fincher, Edward Norton, Fight Club, nuovi segni di vita, prossimamente, spunto per il prossimo post, Tyler Durden, we have to fight
Non avevo mai pubblicato, finora, l’anticipazione di un futuro (prossimo) post. C’è una prima volta per tutto. Del resto, è trascorso davvero troppo tempo dall’ultima occasione in cui ho manifestato segni di vita.
Eccone uno fresco, dunque… 🙂
Gentlemen! Welcome to Fight Club.
Il Primo dei Tre avvertì un movimento alle proprie spalle.
Il Secondo dei Tre si voltò, e con la coda dell’occhio fece in tempo a scorgere qualcosa che, fulmineo, se la svignava all’esterno.
Il Terzo dei Tre rimase immobile e in ascolto per alcuni istanti, accertandosi di non udire alcun rumore.
Infine, i Tre tornarono a indagare l’interno di quel luogo, lasciando che i dettagli e il quadro d’insieme facessero fluire in loro sentimenti, ricordi, libere associazioni di idee.
(continua qui)
19 giovedì Gen 2017
Posted Strade che non hanno nome
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Buon Anno, buoni auspici, buoni propositi, cinque anni di blog, inseguendo leggerezza, rapporti complicati, riprendere il ritmo
Avete presente quei periodi in cui si è appena tornati da una lunga vacanza e si fatica a riprendere il consueto ritmo quotidiano? A me capita una cosa del genere dopo le feste di fine/inizio anno. E senza essere andato in vacanza.
Credo dipenda dal fatto che ho un rapporto un po’ complicato con le festività natalizie, perché (più spesso di quanto non accada il contrario) finisce che non mi trasmettano alcuna leggerezza. Anzi.
E poiché questo è un tempo dell’anno che la tradizione vuole dedicato ai buoni auspici, ecco che il mio, per quel che mi riguarda, viene di conseguenza: ritrovare fra le mie risorse interiori un certo grado di leggerezza.
O morire provandoci.
(Un po’ drastica come alternativa, lo riconosco 😀
Ma non so mai rinunciare a un pizzico di autoironia, che spero sia evidente. Così, per sdrammatizzare).
In conclusione: buon anno a tutti, anche se in ritardo.
E buon compleanno a questo blog, che oggi ne fa 5.
30 domenica Ott 2016
Tag
#autumn, #autunno, #GoOn, #nuoveidee, intuizioni, October, relativa normalità, restart, U2
Rieccomi. Pausa finita. Era ora.
Impegnarsi per qualche tempo in attività fuori dal consueto ordinario può rivelarsi un esercizio utile, sapete. Forse non ai fini delle attività medesime, ma di certo costituisce una deviazione che può insegnare una cosa o due.
La prima, è imparare a distinguere fra ciò che si è in grado di gestire e ciò che in quel momento proprio non c’è verso. La seconda, è che il tran-tran quotidiano non è poi così male. Anche ove si tratti di una relativa normalità di basso profilo (o venga vissuta come tale), se funziona, è meglio tenersela stretta.
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29 venerdì Lug 2016
Posted Strade che non hanno nome
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#buonevacanze, #holidays, #seeyousoon, #staccarelaspina, #staytuned, mi disconnetto per un po', summer
Fine luglio. Piena estate.
Se avete letto questo post, sapete già che per me si tratta di un momento dell’anno in cui un percorso si conclude e uno nuovo va per cominciare.
Un anno che coincide con quanto trascorso dalla mia più recente rentrée dopo una lunga assenza; anno in cui, nonostante negli ultimi mesi abbia scritto poco, la mia presenza on-line non si è mai interrotta. E si può considerare un record, perché prima d’ora, da quando ho cominciato, le pause erano durate assai più dei periodi di attività.
Sembrerebbe dunque esserci stata una positiva inversione di tendenza, anche se non si può mai dire: se adesso, poniamo il caso, sparissi fino al 2019, ogni considerazione andrebbe rivista.
Un’obiezione del tutto ipotetica, sia chiaro, ma non casuale.
Poiché oggi intendevo giustappunto salutarvi. Sento il bisogno di staccare per un po’ di tempo lo sguardo dallo schermo del pc, e di disconnettermi dal vasto mondo dei social e del web (che poi sono in parte la stessa cosa, nel senso che i primi appartengono al secondo, anche se tendiamo a dimenticarcene).
A dispetto della vignetta qui sopra, non andrò in vacanza, ma ne approfitterò per lavorare su un paio di cosucce che attendono la mia attenzione ormai da troppo tempo.
Quanto starò via? Non saprei, qualche settimana, in ogni caso non molto a lungo. Di certo, non fino al 2019 🙂
A presto, dunque. E buone vacanze a chi si stia godendo un po’ di meritato riposo fra le mura domestiche o in qualche luogo di villeggiatura, o si prepari a farlo.
Stay tuned!
10 venerdì Giu 2016
Posted Strade che non hanno nome
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#pontesospeso, estate, metafore, passo stanco, pensieri confusi, ponte sospeso, risalire è faticoso, summer
Mi è tornata in mente una cosa a cui non pensavo da un po’, ma che in effetti mi appartiene da molto tempo.
Fin da quand’ero bambino, sono abituato a immaginare lo svolgersi di un anno come un ponte sospeso fra due estati. Una forma mentale ereditata dai primi anni di scuola, consolidata dalle stagioni calcistiche, e tutto sommato rimasta valida anche negli anni lavorativi; poiché è sempre d’estate, di solito, che ci si prende una pausa anche solo per un paio di settimane.
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