© maurimarino
Oggi avevo in mente questa canzone. Ed è strano, non ricordo da quanti anni non la sentivo. Eppure.
La musica segue vie misteriose, e arriva dritta dove deve arrivare.
Ve la offro così, senza commenti. Testo e melodia dicono già tutto.
Lascio, dunque, parola e voce a Zucchero, e alla sua Pane e Sale.
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(foto di Maurizio Marino, per gentile concessione)
Julian Vlad 
La vita è fatta quasi tutta da scale in salita e da tante lacrime salate ma, per fortuna, “E il mattino sarà tutto aria serena e la luce ci confonderà nel mattino, come un fiume dopo la piena nella pace rifluisce già”
Quando arriva quel mattino, improvvisamente si dimenticano tutte le pene, le scale e le lacrime salate…poi, quando meno ce lo aspettiamo, ecco tornare il temporale. La vita è fatta così, cerca di essere forte e attendi fiducioso il tuo mattino.
Un abbraccio!
ps. bellissima canzone!
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Grazie Katherine, sono contento che ti sia piaciuta. E’ una canzone malinconica, ma che esprime speranza, come hai giustamente sottolineato.
Intanto, questa mattina è tutto bianco di neve: quanto a luce che conforta e pace che rifluisce, iniziamo ad avvicinarci. A presto!
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P.S. Ho scelto un’immagine di scale perché io odio farle, le scale.
Salgo a piedi anche in cima al Monte Fato, ma le scale no, datemi un ascensore, un elevatore, un argano a manovella… 🙂
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Noi siamo nel bene e nel male impastati del nostro del nost ro subconscio ed una ‘semplice canzone’ può esorcizzare paure o dare spazio a nuove speranze. Questo il senso della tua risposta a Katherine.
Sherabuonanottesenzapioggia
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Una sintesi che non fa una piega 🙂
Vorrei poter dire buona serata senza pioggia, ma qui stiamo ancora sotto un discreto diluvio (era meglio la neve, mannaggia).
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mannaggia? accidentaccio caro Vlad,
qui passiamo da una pioggia torrenziale a uno spiraglio di luce, un mezzo sorriso e le deluge sur la ville.
sheraciaobuonaseratamagariunvinbrulé
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Non male il vin brulé, come consiglio!
Temo che per una decina di giorni ancora ci dovremo accontentare di questi mezzi sorrisi, che di luce ne vedremo poca, o almeno così dicono le sconfortanti previsioni. Certo che, per quanto c’azzeccano, ogni tanto ‘sti meteorologi potrebbero anche mentire un po’, essere compassionevoli, infondere qualche speranza.
Ma in fondo, la luce dell’Urbe sta nei cuori di chi l’ama. Non basterà una pioggia torrenziale per offuscarla.
Quanto ai miei più freddi recessi, ieri dicevo di preferire la neve, e mi sa che domani verrò accontentato. Vedremo.
Buona serata, e un saluto à la ville bien-aimée!
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L’ha ribloggato su U.B.EI.
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