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© maurimarino

© maurimarino

Il fiore di oggi è uno spunto cinematografico, dal monologo finale di un film che quando uscì al cinema, nel ’99, andai a vedere 3 volte in una settimana. E tutte e tre le volte, su questo finale, ci scappò una lacrimuccia:

Potrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo.
Ma è difficile restare arrabbiati, quando c’è tanta bellezza nel mondo.
A volte è come se la vedessi tutta insieme, ed è troppo.
Il cuore mi si riempie come un palloncino che sta per scoppiare.
E poi mi ricordo… di rilassarmi, e smetto di cercare di tenermela stretta. E dopo scorre attraverso me come pioggia.
Ed io non posso provare altro che gratitudine, per ogni singolo momento della mia stupida piccola vita.
Non avete la minima idea di cosa sto parlando, ne sono sicuro.
Ma non preoccupatevi un giorno lo avrete.

Kevin Spacey, dal film American Beauty, di Sam Mendes

Gli ultimi 17 giorni della mia vita – ultimi non perché definitivi, ma soltanto perché i più recenti – sono iniziati un mercoledì notte in cui avrei decisamente potuto essere, come dice il protagonista del film (mentre sta morendo, a causa di un colpo di pistola alla testa) “piuttosto incazzato”.
In effetti lo ero, e anche parecchio addolorato.
Eppure, questi 17 giorni sono stati, per tutta una serie di motivi, pieni di straordinaria bellezza.

Oggi, o per meglio dire questa mattina, un cerchio si è chiuso, e uno nuovo ha avuto inizio, in un sussulto di vitalità (come posso dire) morbida e pelosa.
Alle 11:05 ho mostrato ad un tenero cagnolino di pochi mesi il cortile ed il giardino della sua nuova casa, nonché la sua nuova compagna di giochi, di corse e di figurate scaramucce canine. Non perché volessi colmare un vuoto improvviso lasciato da un giovane amatissimo cane con un altro suo simile. Ma semplicemente perché, avendo (lasciamo stare il come) l’inaspettata opportunità di adottare un nuovo piccolo amico, togliendolo da una gabbia di un canile e offrendogli qualche centinaio di metri quadri in cui vivere e scorrazzare felice, oltre alle mie amorevoli cure, era la sola cosa che potessi fare. E sono stato ben lieto di farla.

Ed eccolo qui, il tenero cucciolo: primo scatto nel suo nuovo habitat 🙂

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Il suo pelo scuro striato di sfumature più chiare mi ha riportato alla mente animali esotici, suggerendomi di chiamarlo Ronaldo, come il famoso fuoriclasse brasiliano (°). Per gli amici, ovviamente, lui è Ronnie 🙂
Se vi va, potete trovare altre sue foto sul mio profilo Pinterest, insieme alla sua nuova compagna di giochi e di avventure.

Ma soprattutto, sappiate che presso il canile Il rifugio di Fido di Pollenzo, a Bra (CN), ci sono altri 9 cuccioli di pochi mesi che aspettano di essere adottati, uno più carino e affettuoso dell’altro. E svariati altri cani adulti, non meno carini e affettuosi, bisognosi di una vera casa ed una vera famiglia.
Il canile in questione è molto ben gestito, ma il suo scopo è quello di essere solo un luogo di transito e soggiorno temporaneo (ci si augura il più breve possibile), per queste povere bestiole abbandonate, nella speranza di poterle affidare per tutta la loro vita a persone che sappiano amarli e prendersene cura. Dunque, cosa aspettate? 🙂

Noi ci sentiamo presto, con altri fiori gialli.
E con altre storie di cani, a partire dai miei… ma non solo! 😉

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(°) P.S. Ma pensate un po’ la coincidenza, che noto solo a distanza di 24 ore dalla pubblicazione del post: il “fiore giallo” n° 9 che parla di un cucciolo che si chiama come R9 😀

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(Foto di Maurizio Marino, per gentile concessione)