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Avvertenza per i lettori: questo è un post a puntate, ed è scritto da tifoso. Contiene iperboli di strafottenza, e spunti polemici in gran quantità.
Pertanto, se ne sconsiglia la lettura ad un pubblico non particolarmente interessato all’argomento, o troppo sensibile 🙂

Ci sono serate che ti riconciliano non solo con il calcio, ma con la Storia.
Occasioni in cui le cose succedono esattamente nel modo e nelle proporzioni che ti auguravi, com’era sacrosanto che fosse.
Partite che ristabiliscono le gerarchie, ridimensionano tutto, sia episodi recenti che fatti antichi, a meri incidenti di percorso, niente più che bizzarre anomalie.
Considerazione, questa, in cui la parola chiave è appunto “niente”.
Eventi che ridisegnano il giusto ordine delle cose, insomma.

Da una parte la Juventus, oggettivamente molto forte, con il palmares più ricco fra tutte le squadre della Serie A italiana, quanto meno a livello nazionale. Dall’altra, la podistica formellese. Poteva esserci partita?
Sulla carta sì; sulla carta, nel calcio, tutto può sempre succedere: si parte entrambi da zero a zero, la palla è rotonda, si gioca in undici, si può vincere perdere o pareggiare… il solito rosario di luoghi comuni.
Ma i tifosi sanno la verità: il tempo è galantuomo, e la giustizia prima o poi arriva, anche nelle situazioni più incerte e aleatorie. Perfino nel calcio.

Ieri sera la dea giustizia si è manifestata sotto il cielo di Roma, in quello stadio Olimpico che per ora (fino a che – si spera il prima possibile – non sorgerà il nostro nuovo impianto privato a Tor di Valle) è ancora casa nostra, del popolo giallorosso, dunque anche mia. Della squadra della Capitale. Dell’unica che possa fregiarsi di tale accostamento. Della Roma. Stadio in cui, fra l’altro, la Juventus non era stata invitata, bensì obbligata a venire a giocare, nonostante avesse tutto il diritto di restarsene a casa propria ad attendere gli sfidanti, in virtù del suo fresco titolo di Campione d’Italia. Obbligata proprio dai capricci del presidente formellese, incredibilmente accolti dal suo caro amico al vertice della Lega di Serie A.
E come sia andata lo sappiamo. Quale magnifico contrappasso! 🙂
Vi dirò, ieri sera ho goduto come un riccio 😀

E a questo punto, vi sarete magari già domandati: ma come, stai scrivendo un’ode alla Juventus? Proprio tu, che non più tardi di una settimana fa affermavi che per te la Juve fosse come fumo negli occhi?
Esatto. In primo luogo, per l’ovvia considerazione che sia giusto ed opportuno riconoscere, anche a quegli avversari storicamente più antipatici, ciò che di buono loro compete, quando capita. E’ una questione di sportività e di onestà intellettuale.
Ma oltre a ciò, vi rendete conto con chi se la giocavano ieri sera? 🙂

Ohh… e mo me diverto pure io!
Dopo tutti questi mesi di insulti parossistici, e di ossessivi, morbosi rimandi ad un unico episodio circoscritto, che ho dovuto sopportare da fine maggio in qua ad opera dei tifosi formellesi
Ora, grazie alla Juventus, ho l’occasione per rimettere al proprio posto parecchi puntini sulle i.

E siccome mi divertirò tantissimo, nel fare ciò, credo proprio che di questo post seguiranno diverse puntate.
Oggi mi sono limitato ad un piccolo antipasto 🙂

(continua sulla seconda parte)

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(La foto che compare nell’articolo è tratta da questa pagina web)